Lo sostiene in un'inchiesta molto documentata il giornalista della RAI Maurizio Torrealta. Se siete interessati l'inchiesta andrà in onda alle ore 20.00 su Rainews24 e sarà replicata domani mattina alle 5.30 su RaiTre. Torrealta che è responsabile del settore inchieste della sua emittente non è nuovo a scoop di questo tipo visto che fu il primo a denunciare l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito americato a Falluja in "Falluja, la strage nascosta".
Un veterano americano che ha partecipato a "Desert Storm", accusa l'Amministrazione americana di aver utilizzato negli ultimi giorni del febbraio 1991 una piccola bomba nucleare a penetrazione di 5 chilotoni di potenza nella zona tra la città irachena di Basra ed il confine con l'Iran. Due sono i primi dati di fatto emersi nel lavoro di inchiesta che è solo agli inizi: consultando l'archivio "on line" del "Sismological International Center" si trova che proprio nella zona descritta dal veterano, era stato registrato un evento sismico di potenza corrispondente a 5 chilotoni, l' ultimo giorno del conflitto mentre la situazione sanitaria a Bassora ha raggiunto livelli di pericolosità davvero critici: i decessi annuali per tumore, secondo il responsabile del reparto oncologico dell' ospedale di Basra , Dott Jawad Al Ali , sono aumentati da 32 nel 1989 (prima della guerra del Golfo) a più di 600 nel 2002.
Una notizia di questo genere ha avuto vasta eco in ambito internazionale mentre è passata quasi inosservata in Italia. Naturalmente su fatti di questo tipo bisogna andarci con i piedi di piombo, però i dati sull'attività sismica e sulle morti per tumore fanno riflettere. Alcune di queste informazioni le ho prese da Visti da lontano.
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